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giovedì 19 novembre 2015

Post velocissimo sul perchè ANIMA ha fatto cilecca al Crowdfounding


Non ho il tempo per infiocchettarvela e renderla carina, per cui prendetevi questa riflessione da addetta ai lavori così come viene: cruda come una tartare e acida.




Anima è un capolavoro per come si presenta, bellissimi i disegni, molto carina la storia e molto appetibile la grafica e colorazione. E' sicuramente un prodotto che merita la carta e un editore furbo lo piazzerebbe sul mercato senza troppi ripensamenti.
Anima è finito su Kickstarter con una richiesta di 44k che paiono tanti ma per un addetto ai lavori sono quasi normali viste le esigenze del merch. Ne ha raccolti 18k: non sono pochi.

Facciamo un passo indietro e cerchiamo di analizzare il panorama attuale tra raccolte fondi e pubblicazione.
Il crowdfounding oggi è una moda, diciamocelo è molto bello che un prodotto possa vedere la luce grazie al sostegno di chi ci crede davvero e diventare poi un "prodotto da banco" vero e proprio.
Tuttavia, non è un concetto facile da far digerire ad una massa informe di lettori di ogni tipo e maniera. Perchè?

Semplice. I primi crowdfounding che hanno illuminato la scena sono, nomina sunt homina...o libro, LUMINA  per poi seguire con i successi: i progetti RADIUM. Anche Prussiani Vs Alieni ha vinto, ma non al primo colpo. Non sto nominando i vincitori, ma gli esempi lampanti.

Perchè? Ancora, sì, perchè?
Lumina ha seminato la curiosità per qualcosa di unico, collezionabile come un tomo stampato con una tecnica strana e nuova, una serie di gadget e features come la colonna sonora, la chiavetta ecc che ha scardinato il fumetto dal suo alloggiamento posizionandolo lassù accanto alle cose "uniche" (che possono permettersi un certo prezzo).

Lumina ha fatto un grosso passo avanti per l'editoria indipendente ma un colossale passo indietro per far capire al pubblico cosa sia una RACCOLTA FONDI.
Adesso vi spiego cosa è successo: la colpa non è del fumetto, ne degli autori, è dell'agenzia che ci sta dietro? forse. E' del popolo bue? Decisamente.

La gente ha partecipato un po' colpita dalla novità e un po' convinta di portarsi a casa un oggetto numerato, speciale e unico. Poi ha scoperto che potevi comprarlo easy dalle fumetterie o alle fiere...perchè è stato così.
A questo punto ci siamo giocati il pubblico collezionista. ("cosa lo prendo a fare adesso? lo prenderò in fumetteria...")
"Prussiani" è stato un caso interessante: stessa casa di produzione, ma diversa strategia. Libro stampato con edizione paperback, pochissimi extra, prezzo onesto. Al primo colpo non ce l'hanno fatta, forse per momento poco calcolato, ma poi hanno fatto centro.

 Il popolo l'ha comprato per la storia, per Davide e perchè sono simpaticissimi.
La gente che lo ha comprato in raccolta fondi era felice,la gente che l'ha trovato a Lucca era a sua volta felice. Viva la semplicità.

Arriva Radium, progetto Atomico, figlio della mente davvero vulcanica e per niente sprovveduta del Doc Manhattan: piazza i suoi perks e si porta a casa un progetto dietro l'altro.
Come ha fatto? Il doc aveva già pubblicato una sua webcomic sul suo blog, gratis, ha già scritto diversi ebook e libri di carta.
Il suo blog è seguitissimo, da sempre è rimasto se stesso e sforna articoli sempre fighi per chi apprezza il nerdismo. Lui, il Doc, ha aspettato prima di lanciare la bomba, si è creato un pubblico affezionato e ha dato il lavoro in mano ad autori competenti senza nomi altisonanti. Insomma....il doc ha datto un manovescio alle aspettative e si è portato a casa due progetti su 3 (e uno in corso) garantendo ai suoi sostenitori robe un po' più fighe di quelle che poi sarebbero state le edizioni stampa (sempre saldapress) e lasciando comunque intendere con chiarezza le finalità del progetto: "voi non state comprando da un ecommerce ma state sostenendo un progetto".
VIVA LA CHIAREZZA.

Questo il punto: l'italiano è un animale molto stupido, io che sono un procione ne so qualcosa, e si fa prender bene dalle cose di moda ma senza pensarci su troppo! Bella la raccolta fondi, made in italy, fumetto indie, sticazzi, evviva la libertà dagli editori....tutto questo perchè fa grosso al momento, poi torna a scaricare le scan piratate dal web.
Anima, tornando a noi, è andato a merda perchè la gente ha già dato con Lumina. Si è già sentita importante/startuppara e ha capito che tanto lo venderanno lo stesso anche dopo la campagna...la gente ha capito male perchè il messaggio è passato peggio.
Il progetto di Anima è stato venduto per quello che non è, con un inutile circo alle spalle. Anche se i suoi 18k li ha fatti.

Anima ha messo a disposizione tante di quelle cacate inutili come perk che le persone non si sono fatte prendere. Dovevano fare un edizione a 10 euro, una figa a 25. Per i founders che mettono 50 euro la borsina. BON. Dovevano vendere il fumetto e non più la cosa del crowfounding...non è più la novità. Adesso è ora di dire le cose come stanno chiaramente: raccogliamo i soldi da voi per finanziare un progetto perchè è molto meglio che investirli noi come casa editrice (che a volte non li ha).
L'editore 2.0 è il popolo.
L'editore 1.9 non è ancora morto.
Al popolo serve una motivazione.
DATEGLIELA.

Scusate lo scazzo incomprensibile,

PR

PS. la raccolta fondi è una raccolta fondi, non è bello che sia snaturata come base per un azienda....la colpa poi sembra del cliente.







7 commenti:

  1. Mi hai chiarito su un particolare dei crowfounding.
    E' un peccato per Anima...
    Sai mi ricordo che il primo fumetto del Doc su Indegogo qualche scetticismo gratuito se l'è beccato.
    Penso che anche per queste cose ci voglia cultura...

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  2. Il problema principale sta nella mente italiana: la raccolta fondi è un ottima marcia in più per fare il primo passo, è uno stratagemma per svegliare il popolo sulle produzioni di nicchia, ma adesso è ora di prendere in mano le redini e fare sul serio. Non può essere deux ex machina all'infinito. Lumina di Tenderini aveva delle esigenze di stampa (colore, esacromia, formato) tali per cui nessun editore se la sentiva di investire tanto...Anima non ha questa particolarità, è ora di aprire gli occhi,

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  3. Oddio, avrei evitato le generalizzazioni, però sulla questione del prezzo mi trovi d'accordo. A tal proposito, magari sarò strano io ma, ad esempio, ho preferito l'edizione normale di Orfani piuttosto che quella Bao; o ancora, ho preso sotto mano Lumina e 'sta esacromia non mi ha colpito per niente: probabilmente perché in generale do poca importanza all'aspetto grafico, favorendo invece la sostanza di un prodotto.

    Per quanto concerne Anima, secondo me era un fumetto di buon livello sotto tutti i punti di vista, raggiungendo picchi di eccellenza soprattutto nel character design.
    Nonostante ciò, penso che un altro fattore determinante oltre al prezzo e alla mancanza di due versioni, sia stata la campagna:

    1) la fase decisiva è coincisa con Lucca e a ridosso quasi delle feste natalizie = i soldi son pochi e la gente ha preferito spenderli in altro.

    2) C'è stato poco sostegno da parte degli youtuber, specie quelli famosi; a mio avviso, con Lumina loro sono stati veramente decisivi.

    Un vero peccato, ma voglio scommettere sul fatto che la seconda campagna sarà vincente!

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    1. Mi trovi d'accordo Davide, come ho giò avuto modo di confermermartelo. Tuttavia in ottica di "mercato" globale possiamo notare come le raccolte fondi stiano chiamate in causa come deux ex machina sempre più spesso...Sono certa che se Anima fosse stato portato in raccolta fondi da privato e senza il circo di merch attorno avrebbe avuto bisogno di un goal più contenuto e avrebbe trovato una prima distribuzione felice. Poi gli youtuber...onestamente sono un ottimo media ma per un progetto, a lungo andare (a furia di marchette intendo) perdono molta efficacia. IMHO chiaramente. Grazie mille *_*

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  4. Non è assolutamente il motivo per cui sono stato sfiduciato dal crowdfunding di questa volta. Lumina ha osato tanto e questo è vero, ma ha tolto la fiducia a molti compratori, che hanno speso una trentina di euro ad occhi chiusi, questo non c'è da dimernticarselo. L'edizione extra-lusso va bene, ma se non c'è un'alternativa low cost, sarà difficile che la gente si fidi e ci spenda soldi. L'edizione costosa va bene per il collezionista, il lettore, quello affamato di storie, ha bisogno di avere un prodotto accessibile e solo successivamente se è stato soddisfatto allora sì, costui può diventare collezionista a sua vlta. Mi sembra pretenzioso dire che i lettori debbano aprire gli occhi. Spendere 30 euro di volume ad occhi chiusi non è da tutti. Persino i cartonati, che si sa, sono costosi, si aggirano mediamente sui 12,15 euro.

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    1. Temo di essere stata fraintesa: io intendendo che l'edizione lusso se la può permettere un autore affermato come ALTERNATIVA all'edizione classica economica. Io sono assolutamente pro edizione economica! Intendenvo proprio che Anima poteva essere apprezzato anche senza escromia senza stampa lusso. L'economico e' il formato migliore per far arrivare il messaggio più lontano possibile. Il caso di Lumina è davvero emblematico, vero.

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  5. Il Doctor Kram è così indipendente che per stamparsi il proprio fumetto ha piantato una pianta per prodursi la carta da se. Ma era un cactus. E poi è morto.Dopo una settimana. Ma cristosanto. Cactus maledetto. Ed era pure di plastica.

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