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domenica 12 aprile 2015

Il Procione Critico: Scottecs Magazine e l'arte messa da parte.

(in differita)


Notte a voi lettori del Procione, è venerdì sera..sono stravolta da una settimana piena di NuovoLavoro a Milano e toh, mi si sveglia la vena critica.

Non che non ci abbia mai pensato, ma il mondo del fumetto di questi tempi sta mutando...preparate lo shampoo al  selenio (citazione da esperti) che altrimenti qui finiamo male.
Sono da sempre una accanita sostenitrice dei progetti indipendenti e la Shockdom che nasce dal web per conquistare le librerie con magistrale fiuto per il talento ce l'ho proprio nel cuoricino.

Da qualche anno ormai, sono solita distrarmi sul tubo con i video di Scottecs, conosciuto anche come Sio, perchè..dai! Fanno ridere, sono davvero nonsense e stropicciano la faccia di ghignate per quel quarto d'ora di cazzeggio youtubico sindacale necessario balsamo per le meningi..

Ma dopo basta, perchè è quella comicità immediata che condividi al volo con gli amici ma non possiamo darle un nome che non ha, anche perchè non sarebbe corretto nei suoi confronti.
Sio è sicuramente in genio, e saggia la Shockdom che se l'è preso, hanno fatto sicuramente bene ai fini numerici delle vendite perchè avere Sio in squadra è un po' come affittare la facciata del Duomo come cartellone pubblicitario: ti vedono TUTTISSIMIH





Beh, però da lì a pubblicare un autore seguitissimo per i suoi video su carta (il libro ci sta, dai) in qualità di fumettista e dare una bella botta d'immagine fino ad arrivare all'eclissi dei compagni di squadra uhm.
Faccio un esempio: al Cartoomics per vedere Sio c'era una fila pazzeschissima, con tanto di numerini da prendere stile salumiere, Angela Vianello, con il suo Aeon, Alessandra Patanè con Greedy Flower o Jessica Cioffi con Cotton Tales, autrici con un seguito assoluto, non se le guardavano mica troppo...(non come avrebbero dovuto)

Credo sia stato sfuggito qualcosa.
Un autore virale, capillare e dal target vario come Sio non lo si può giudicare male, no, però questo non significa che faccia solo cose meravigliose, e qui arriviamo allo Scottecs Magazine.



Io l'ho comprato alla fiera di Novegro, freschissimo di stampa. Beh non sono mai riuscita a leggerlo....non ce la faccio per quanto possa amare quei personaggi nelle animazioni sulla carta diventano scarabocchi senza senso e le battute affettate. Pèrdono ogni magia: per forza, nei video non era solo il disegno o la battuta a funzionare ma il mix tra audio/grafica sconnessi ad arte e animazione. E' la voce narrante di Sio stesso che da spessore a pochi tratti.

Io sono sicura che questo autore, famosissimo già prima di approdare in libreria con i magazine, sia stata una geniale mossa di marketing quanto una zappata sui piedi: 4 euro per una rivistina li possono spendere in tanti, ma il resto (volumi pieni di qualità e fumetti a pieno titolo) avanza sul piatto.
Sono sicura che la qualità che ha da sempre contraddistinto i prodotti Shock sarà sempre altissima, ma spero con tutto il procioncuore che questo tsunami di Scottecs non oscuri l'obiettivo qualità in favore di sole vendite spicciole (che servono, lo so benissimo! ma avevo appena finito di gioire per l'aver tra le mani le opere delle autrici sopra citate)

In ultimo: il fumetto può e deve essere popolare, alla portata di molti e rallegrare, tuttavia i fenomeni virali di internet (e qua riprendo quanto detto nel post prima) hanno spesso vita breve perchè il genio indiscusso è sempre dietro l'angolo e gli strumenti sono ormai nelle mani di molti.

Nulla da dichiarare se non: I Fumetti sono UN'ALTRA COSA :D

Poi compratelo, regalatelo, arricchite questa redazione che da qualche anno mi ha riempito di bellezza gli scaffali.

Il prossimo post: una rassegna di illustratori niente male in quel di Segrate!

(A presto e bu-ahahahahahahahah Lunedì.)

Pink Raccoon


3 commenti:

  1. Tutto sommato la penso come te!
    Mi è stato regalato dalla mia sorellina, ma non riesco a leggerlo!
    E' troppo anche per un beota come me... Però me lo tengo per collezione.

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  2. Infatti, è un coso carino, avrebbe anche materiale simpatico ma...no.
    Ho già la serie A Come Ignoranza, che è nata come magazine online e ha solo visto concretizzare la sua forma, per il nonsense.
    Questo la passo, magari ai novelli da fumetteria, quelli che hanno meno della metà dei miei anni :C (qualche errore in gioventù ci sta)

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  3. A me personalmente quello che fa Sio non piace per niente considerato che non mi fa strappare nemmeno un sorriso il 99% delle volte. Il nosense mi piace, ma quando ha un minimo di "filo logico", cioè, mi piace quando è messo in un contesto più completo come per esempio in una storia vera e propria. In quel caso rido perché mi sono affezionata ai personaggi o alla storia in sé, quindi quella scena buffa e del tutto irreale, ai miei occhi appare divertente.
    Il fatto è che non riuscendo a ridere all'inizio ho pensato che le sue vignette erano delle freddure, perciò ho iniziato a rifletterci un po' su, sai, credevo che magari non capivo il suo reale significato, ma come ho potuto notare (se poi ho preso un granchio ditemelo), non si tratta manco di quello. Ci sono rimasta davvero male perché mi sono resa conto di non riuscire affatto a farmi coinvolgere dai suoi video o dalle sue vignette! Proprio per questo non sono mai riuscita a capire come abbia fatto ad avere tutto questo successo, ma vabbeh, credo si tratti un altro discorso. Sulla rivista non posso dire niente perché giustamente non l'ho comprata. Non posso criticare qualcosa che non ho mai visto o letto. :P

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