Salve a tutti e bentornati nella nostra amatissima rubrica sulla migliore religione del mondo! In questa terza review (qui e qui le altre) analizzeremo un modello decisamente più vecchio, ma non per questo inferiore. (un consiglio, mettete questa canzone in loop mentre leggete la review)
Hajime Katoki è un nome che per molta gente non vorrà dire
nulla. No, non è l’ennesimo protagonista di un anime, è una persona vera. Una persona
vera che ha trovato nel design di mecha per la Sunrise (la casa che ha prodotto
e diretto ogni singolo lavoro nel Gundamuniverse) lo scopo della sua vita. E i
design di Katoki sono davvero fighi (per i san Tommasi della situazione, ecco
un link a quello che è stato definito il miglior master grade del 2013).
“Ma Frost, questa dovrebbe essere una review sui
GunPla!” dirà qualcuno di voi. Esatto! Però ho realizzato che non si può parlare dei
modelli tratti da Stardust Memory senza fare prima una breve anticipazione su
Katoki. Cioè, questo modello è del 2000, tra poco compirà 14 anni, eppure ha
molti più dettagli rispetto a GunPla decisamente meno vetusti (esempio d’ordinanza
l’Extreme Gundam).
L'attenzione alle minuzie, le proporzioni e tante piccole accortezze fanno
di ogni modello Ver Ka. (ce l’hanno scritto solo i master grade che il buon
Katoki ridisegna, ma in questo caso i design della serie stessa sono figli
suoi) un qualcosa di molto realistico ed estremamente piacevole da vedere (volevo
dire aggraziato, ma poi mi sono ricordato del Rx-78GP02).
Dopo questo per voi interminabile intro, parliamo del Mobile
Suit e diamo qualche accenno alla serie. L’Rx78GP01 –detto anche Zephyranthes
(si, è un fiore)- è un prototipo di MS derivante dal famosissimo Rx-78-2,
pilotato da Amuro Ray durante la già citata One Year War.
All’epoca di questa
serie sono passati ormai ben 3 anni dalla fine di tale conflitto, ci troviamo
infatti nello 0083 Universal Century, ed il Principato di Zeon, ritenuto sconfitto, torna a presentarsi sotto forma di una flotta ribelle, guidata dall’ammiraglio Delaz (un figo paura, btw), che in questo trascorso temporale ha pianificato un operazione –l’operazione Stardust, per l’appunto- il cui scopo diverrà chiaro nel corso dell’anime.
Il primo
passo però posso rivelarvelo, tanto in questa rubrica abbiamo visto che gli
spoiler abbondano, e consiste nel furto del sopracitato Rx-78GP02 Physalis, un
altro prototipo derivante dall’Rx-78-2, ma predisposto per il lancio di testate
nucleari. Nell’immediato seguito di quest’atto, un test pilot della base in cui
veniva custodita tale Mobile Suit, Kou Ikari, “prende in prestito” lo
Zephyranthes per procedere all’inseguimento del Gundam nucleare. Chiaramente sarebbe
troppo semplice se questi riuscisse, e quindi per buona parte della serie
vediamo questa costante corsa per cercare di fermare il piano di quella che è
un frangia estremista di Zeon.
Ma andiamo ad analizzare il modello. Come dicevo è parecchio
datato, e questo si nota dalle articolazioni, che non sono particolarmente
eccelse, dagli accessori e si, anche dagli sticker. Non che sia in qualunque
modo un GunPla da evitare, anzi, io dico che se lo trovate ad un buon prezzo
(diciamo attorno ai 13-15 euro) vale anche la pena di pensare ad acquistarlo.
A livello di mobilità, come già sottolineavo, abbiamo alcune possibilità carine, determinate
anche dal fatto che è un Gundam (il che significa skirt armor ridotta all’osso,
e linea snella), ma comunque limitate e va sottolineato che non è possibile
montarlo su un action base, in quanto privo dell’opportuno buco. Come sempre,
la testa e il busto possono ruotare di 360 gradi, ma i gomiti possono piegarsi
solamente a 90 gradi, e le ginocchia idem.
Le plastiche sono comunque eccellenti, anche se non tutte le
varie parti sono stampate in colori diversi (vedasi il blu dello scudo, che è
un adesivo, anche se molto figo). Ma cosa rende questo kit particolare? Beh, c’è
un Core Fighter! Ebbene si, anche se assemblato così a secco, senza lavorarci
un minimo sopra non porta a dei risultati mozzafiato, questo modello è fornito
di Core Fighter fatto sicuramente molto meglio di quello del modello dell’Rx-78-2
(che è successivo).
Gli altri accessori comprendono una mitragliatrice bullpup
da 90mm, un Beam Rifle, l’enorme scudo di cui sopra e una beam saber in pezzo
unico. Eh già, niente belle plastiche colorate trasparenti per questo modello! Le
armi da fuoco invece sono sprovviste di perno da incastrare nella mano
(comunque un aggiunta recente), ma il problema sorge sul beam rifle, che è
anche sprovvisto di guardia per il grilletto, cosa che lo farà -ripetutamente- cadere proprio mentre state provando una posa figa. Ogni tanto questo succederà
facendo anche disassemblare la mano.
Ed ora, il verdetto: il modello è divertente da assemblare e
sicuramente piacerà un sacco agli amanti delle pannellature. È un ottimo
compromesso per provare a cimentarsi anche nella pittura (io stesso ne ho
approfittato) visto il comunque basso costo, ma alto livello di dettaglio. Anche
perché, diciamocelo, per portarlo al livello di quello che i GunPla sono
diventati negli anni, una bella mano di pittura su alcuni dettagli è proprio
fondamentale. Quando è uscito sicuramente avrà fatto scalpore, e fossimo nel
2000 gli avrei dato un 9, ma siamo nel 2014, e per quanto l’acquisto sia
consigliato, a meno di metterci mano, non può ottenere più di 7. NON PROPRIO RECOMMENDED, ma comunque compratelo,
eh. Ci vediamo alla prossima Mobile Suit!
COMPRA GUNPLA COMPRA GUNPLA COMPRA GUNPLA COMPRA GUNPLA
Nessun commento:
Posta un commento