//

martedì 26 maggio 2015

GUNDAMODELLISMO RG RX78GP01-FB Gundam Zephyrantes Full Buerner - REVIEW GUNPLA - A CURA DI FROST

Ciao a tutti e bentornati nel mio piccolo disagiato mondo dei gunpla. 
Questa sarà una Review Speciale, perché per la prima volta affronteremo il mondo dei Real Grade, una delle più recenti linee di modelli Gunpla sfornata da Bandai (la più recente è la RE/100).
Si tratta di una linea piena di chicche e cose molto interessanti.

Il modello che vi presento oggi è il RX78GP01-FB Gundam Zephyrantes Full Buerner (che in realtà doveva chiamarsi Full VERNIAR, ma i giapponesi non ci pigliano spesso con l’inglese). Questo nome richiama qualcosa, no? Ebbene si, dato che una delle mie passate recensioni trattava proprio del RX78GP01 Gundam Zephyrantes, versione base (o quanto meno, concepita per l’utilizzo terrestre) di questa Mobile Suit.


Infatti questi due modelli hanno molto in comune, ma al contempo alcune piccole modifiche li rendono estremamente diversi. Il back pack è la cosa che si nota per prima, risultando molto più ingombrante – chiaramente in senso positivo -  ma anche le spalle, più evidenti, che permettono una migliore separazione del colore. 

Diverse pure le skirt armor, più grandi, che tuttavia non tolgono nulla al senso di estrema velocità del modello. Tutto l’ingombro aggiuntivo non è composto da null’altro che thruster aggiuntivi, permettendo, nella logica della serie, una migliore manovrabilità in ambienti a gravità ridotta.


Se non ricordo male, nella scorsa review ho accennato brevemente alla trama della serie da cui è tratto questo Gunpla, ovvero 0083 Stardust Memory, quindi posso affermare con sicurezza che in questa recensione non ci saranno spoiler, visto che li ho già fatti prima.


Ma prima di parlare del modello, prendo un attimo per dare una piccola spiegazione di cosa sia un RG. 
Inizio specificando che il sottotitolo di ogni modello di questa linea è “excitement embolied” ovvero, eccitazione incarnata. 

Come mai cotanta sicurezza? Bandai pecca di superbia? Dopo aver messo le mani su svariati modelli Real Grade posso affermare che no, ci hanno preso in pieno.


Montare un RG è un’esperienza estremamente intrigante, seconda solo all’assemblaggio di un Master Grade molto recente. Non per nulla, la tecnologia che c’è alle spalle ha permesso di introdurre un Inner Frame (ovvero lo scheletro interno del Mecha) nei modelli della ridotta scala 1/144, cosa che accoppiata ai pezzi uberdettagliati e molto spesso mobili, garantisce di avere tra le mani un kit con un livello di articolazioni quasi paragonabili a quelle di un MG, i dettagli di un MG e solitamente una solidità molto gradevole. 
Il tutto per un prezzo davvero, davvero abbordabile (qui da noi, dopo dazi doganali e tasse varie il prezzo di vendita è sui 30 euro, comunque meritatissimi).


Purtroppo anche la linea RG presenta dei punti deboli, per prima cosa le dimensioni ridotte abbinate all’estremo livello di engineering del pezzo, solitamente riscontrabile nei primi modelli, o in quelli troppo ambiziosi (tipo lo Zeta, che però risulta anche più dettagliato della sua versione MG 2.0, quindi a parer mio valevole di acquisto). 
L’altra è insita nell’esistenza stessa della linea. Ok, è dal 2010 che va avanti, e cinque anni non sono moltissimi, però la complessità della progettazione di questi kit va ad inficiare sul numero degli stessi che ci vengono proposti, mediamente due all’anno, portandoci ad avere neanche 20 Gunpla tra cui scegliere, fondamentalmente Gundam, con l’aggiunta di qualche suit caratteristica degli avversari (per il momento due Zaku II e uno Z’gok). 
Insomma, Bandai prova ad innovare, ma vuole andarci coi piedi di piombo.


Ora però possiamo finalmente parlare del modello. Questo kit è stato procurato come sempre dal nostro ufficiale Vincenzo di ComicsAddiction tempo fa, a Fumettopoli. In quell’occasione lo presi abbinato al FA78 Full Armor Gundam (Thunderbolt Sector) di cui presto o tardi darò il mio parere. Per quanto riguarda lo Zephyrantes Full Buerner invece, lo facciamo subito.


La prima cosa che salta all’occhio è che nonostante la massa, il kit riesce a mantenere una linea slanciata e molto aggraziata. Le gambe, se confrontate con il vecchio HG dello Zephyrantes sembrano più ingombranti e tozze, ma mentre da un lato bisogna tenere in conto che sono “ripiene”, dall’altro questo lo rende meno sproporzionato di quanto molto spesso Hajime Katoki finisca per far sembrare i propri design. Il livello dei dettagli è ESTREMO. Non ho altre parole per descriverlo. Se non avete mai pannellato, magari prima fatevi un paio di kit un po’ più easy (che poi non è così impossibile come cosa la pannellatura).


La separazione delle parti e dei colori rende nulla la necessità di sticker colorati per andare a sopperire a mancanze della progettazione, compresa la V gialla delle forze della federazione terrestre, da sempre emblematica di adesivi. Per contro il kit è PIENO di decal, caratteristica comune a tutti gli RG, che permettono di dare un look più realistico alla propria opera. 
Viste le dimensioni ridotte, anche queste decal sono esclusivamente adesive, probabilmente per rendere più accessibile a tutti la loro applicazione.


Dovreste ricordare che nella recensione dello Zephyrantes base avevo accennato alla presenza del core fighter all’interno del kit. Ebbene questa versione non ne è da meno, che non solo ci presenta un pezzo molto più dettagliato, ma persino trasformabile, anzi, necessariamente trasformabile, in quanto va a costituire l’interno del torso.


Risvolto della medaglia, il kit di accessori non ne ha molti. Anzi, non va oltre al minimo indispensabile, essendo fornito solo di beam rifle, due beam saber e uno scudo, anche se, guardandola in modo ottimistico, si può dire che è in grado di indossare tutti i propri accessori. 
Inoltre, la presenza di mani  dedicate, oltre alle “mani dinamiche” – simbolo dei Real Grade, ma molto odiate dal sottoscritto – che consentono allo Zephyrantes Full Buerner di mantenere una saldissima presa su quanto gli viene equipaggiato.


Gli unici lati negativi di questo modello sono la fragilità con cui il core fighter tiene insieme le due parti (superiore ed inferiore) del kit, e la morbidezza di alcune giunture (niente policap in questa linea, è una figata assurda vedere come viene realizzato l’inner frame) che non compromettono il Gunpla di per se, però sono un po’ fastidiose.



Come verdetto direi che è STRA RECOMMENDED, perché accosta ad una divertente esperienza costruttiva un impatto visivo secondo a nessuno. Se lo trovate prendetelo, non ve ne pentirete. Fate giusto attenzione a non giocarci troppo, che io non mi fido molto dei due piccoli perni che tengono insieme il corpo. E con questa è tutto, ci vediamo alla prossima review.


(P.S. sono riuscito a rompere l'action base dopo la prima foto, e quindi non sono riuscito a mostrare questo kit nel suo ambiente migliore, sospeso in aria. se mai decideste di acquistare questo gunpla, buttate anche quei cinque euro per un action base decente, non ve ne pentirete)














lunedì 18 maggio 2015

Grandi Eventi Al Panini Store di Piacenza: Somnia e "A come Ignoranza"



Il Procione vuole raccontarvi cosa ha combinato l'altro ieri pomeriggio, Sabato 16 Maggio :3

Antefatto: trovo un evento davvero interessante su FB, Daw e il suo magazine A Come Ignoranza saranno al Panini Store di Piacenza, e dire che sono secoli che voglio vedere le fumetterie di queste città! Metto "partecipa" e comincio a dare fuoco alle polveri spiegando la cosa a Frost.



A me Piacenza piace tantissimo, essendo di Lodi, ci andavo spesso a fare shopping, ma mai che sia una volta ho trovato una fumetteria sotto il procionaso....eh sono belle nascoste eheh.
Dopo un bel giro delle mura siamo davanti al Panini Store di via genova, emozione *^*
Mi dico, già che ci siamo prendo anche il primo numero della nuova serie di Somnia, dopotutto è ben un Panini Store...entro e scopro che ci sono Federica di Meo (disegni) e Liza E. Anzen (Storia) di Somnia. Mi viene un attacco di procionite (tipo un infarto, ma bello e non si muore)



Poichè sono spavalda a targhe alterne, la timidezza di trovarmi davanti 3, e non solo uno, dei miei autori preferiti mi ha giocato il solito brutto scherzo ehehe, giretto di ricognizione e poi fila per il disegno + firma.

Durante l'attesa, ascolto rapitissima i commenti di altri avventori come me sui disegni di Federica, Elena (Liza) spiegava di cuore tutte i retroscena emotivi che crescono dietro il lavoro di stesura e scenegiattura, ed è l' che prendo coraggio (la fila avanza e arrivo a tavolo, agitasssssione) di parlare direttamente con loro, essere una fan con un vulcano in testa pronto ad esplodere....e BUM!
Elena (Liza) mi parla, mi spiega come se mi conoscesse da tempo, mi racconta dei suoi personaggi, di come ognuno di loro abbia una vera "vita", intrecci e dietro le quinte che un giorno magari potremo scorpire (sul blog di Somnia) compresi anche i dettagli più "intimi".
Sicuramente le sarò sembrata una demente, ma ero un po' agitata ahaha, il Procione Real Life è anche questo :D, mi ha raccontato di come affrontare blocchi da foglio bianco, da mezza stesura, con una pazienza e una dolcezza che mi ha davvero rapito. Non meritavo tutta quella attenzione aaaaahhh *^* In fianco una bravissima e carichissima Federica realizzava pezzi di arte pura per noi fan, a chi comprava il volumetto spettava pure la spillina con il personaggio preferito, io ho scelto quella con Anais...e mi è pure stata disegnata *_____* L'appenderò nel mio Wall Of Fame, bello in vista.






No ma ci rendiamo conto???? E' splendidaaahhh <3



Ma guardate la splendida dedica <3 Elena ha un cuore immenso, mi terrò segreta quella del volumetto firmato *^* tutta per me <3

Tutto condito dalle salaci battute e dagli interventi irriverenti di Daw, altro autore che ammiro tantissimo per come ha saputo creare da un prodotto affermato, la striscia di fumetti umoristica, un nuovo mondo di personaggi tutti molto ben caratterizzati e decisamente sopra le righe. Il suo stile di disegno, molto semplice a prima vista, rende perfettamente la situazione che intende rappresentare, il famoso momento comico, lasciandoti lì a sghignazzare senza pudore alcuno in mezzo alla folla.
Avete mai provato a leggere A Come Ignoranza in metro? Io sì e ci mancava poco che mai dessero le monetine scambiandomi per una *menofortunata mentale*
Davide (vero nome di Daw) interveniva con verve alle spiegazioni super professionali e appassionate di Elena (Liza) creando un mix esplosivo: Elena si piega leggendo i commenti in retrocopertina, Daw commenta la professionalità di Elena come uno sturbo inutile per la produzione di fumetti, con la sua meravigliosa faccia di tolla bergamasca. Epico.
Mi sono fatta fare il secondo disegnino di Daw, me lo appendo accanto al fantastico...ritratto che mi ha fatto..,, con il mio preferitissimo Brullo Nulla. Adoro questo personaggio perverso e sessualmente anarchico, beh insomma....poichè detiene il dottorato..
E ho scoperto che esiste davvero la sua reference umana. LOL
Godetevelo:



Ah, giusto, disegna alla velocità della luce e senza preparare niente.
Ho ricomprato il primo numero, così per il gusto di farmelo firmare...è terminale sta cosa lo so =_=

Passiamo al Lato Fumetteria, perchè il Procione e Frost ci tengono a darvi chicche interessanti ma anche luoghi fighi dove buttare via soldi con amore, come ci piace dire: vivere la nostra depravazione fumettosa responsabilmente.
Il Panini Store di Piacenza offre un ampia gamma di prodotti cartacei, anche di altre case editrici più piccole, dalle novità fresche di stampa alle chicche vintagge. Fumetti e raccolte di autori odierni famosi, Indie (c'è il corner di MangaSenpai) e tutto quello che è il mondo Topolino. Non manca la nutrita sezione manga e cofanetti.





Interessante tutto il merchendise legato alle serie: magliette, gadget e borse varie. Insomma ne vale la pena e poco più avanti c'è pure un grosso parcheggio a 50 cent l'ora (che è NIENTE). Ho fatto anche la mia brava tesserina che mi fa fruttare gli acquisti in buoni sconto.

Mi sono comprata anche Blatta edizione white che farò autografare e disegnare in copertina dal maestro Ponticelli, e Frost si è portato a casa Battaglia (ed. Cosmo, di Recchioni) e sempre della stessa casa Cacciatori di Morte, interamente a colori.


Soddisfatti del nostro gruzzolo di acquisti usciamo beati e sorridenti, Ecco, queste sono le belle giornate *^*

Alla prossima Procioncini,

Ps: ieri sono stata in radio....poi vi dico tutto!


martedì 12 maggio 2015

Recensione Fumetto: Devil's Joke - Volume 1 - Di The Fresco (Mangasenpai)



Oggi passiamo di cosa tostissima in cosa tosterrima! Parleremo di un titolo Mangasenpai che ho prenotato con immensa trepidazione prima dello scorso Lucca Comics: Devil's Joke di The Fresco.




sabato 9 maggio 2015

Cose Belle: RIM CITY - We've Made It Succedere!



Si è conclusa sabato scorso, nemmeno una settimana fa, la campagna di crowdfounding per rendere tangibile (o digitangibile per alcuni) un progetto davvero ATOMICO!
Di cosa sto parlando? di Rim City, fumetto scritto da Alessandro Apreda (il Doc Manhattan dell'Antro, niente popo di meno), disegnato da Daniele Orlandini con cover di Francesco Mattina


Questo è il primo grande Progetto Atomico, quindi un prodotto dell'Antro, anche se non si tratta del primo progetto a fumetti di stampo antrista. Hanno fatto le cose in grande, coinvolto artisti capaci e volenterosi, il Doc ci ha messo la sua firma (che con la sua passione ed esperienza come appassionato non ci deluderà) e si aprono le danze su Indiegogo!
Circa un mesetto per raccogliere il "found" necessario, giorni sudatissimi e perks (le "ricompense" previste per chi ha partecipato alla raccolta) davvero ipergalattici....dalla sola versione digitale fino alla possibilità di avere lo sketchbook originale! Nel mezzo troviamo versione paperback, hard cover, director's cut, magliette, modellini, action figure.....anf orgasmico.

Cosa ha fatto il Procione? Beh, si è preso un buon compromesso: perk con versioni digitali, contenuti extra e...versione hard cover!Print Deluxe per me!
Non vedo l'ora mi arrivi la prima uscita digitale prevista per metà giugno!

Ma li avete visti i disegni, gli studi, la precisione e la bellezza di quei colori?

Cito dal sito per presentarvelo al meglio:
Il suo nome è Kendra e il destino dell'umanità è nelle sue mani.



martedì 5 maggio 2015

Gomma - Piccolo Gioioso Festival dell'Illustrazione - c/o CSA Baraonda di Segrate



Il week end tra l'11 e il 12 Aprile si è tenuto un evento davvero davvero figo, e non lo dico solo perchè era il mio primo festival dell'illustrazione ma perchè ha spaccato i culi di brutto.