giovedì 19 novembre 2015
Post velocissimo sul perchè ANIMA ha fatto cilecca al Crowdfounding
Non ho il tempo per infiocchettarvela e renderla carina, per cui prendetevi questa riflessione da addetta ai lavori così come viene: cruda come una tartare e acida.
Anima è un capolavoro per come si presenta, bellissimi i disegni, molto carina la storia e molto appetibile la grafica e colorazione. E' sicuramente un prodotto che merita la carta e un editore furbo lo piazzerebbe sul mercato senza troppi ripensamenti.
Anima è finito su Kickstarter con una richiesta di 44k che paiono tanti ma per un addetto ai lavori sono quasi normali viste le esigenze del merch. Ne ha raccolti 18k: non sono pochi.
Facciamo un passo indietro e cerchiamo di analizzare il panorama attuale tra raccolte fondi e pubblicazione.
Il crowdfounding oggi è una moda, diciamocelo è molto bello che un prodotto possa vedere la luce grazie al sostegno di chi ci crede davvero e diventare poi un "prodotto da banco" vero e proprio.
Tuttavia, non è un concetto facile da far digerire ad una massa informe di lettori di ogni tipo e maniera. Perchè?
Semplice. I primi crowdfounding che hanno illuminato la scena sono, nomina sunt homina...o libro, LUMINA per poi seguire con i successi: i progetti RADIUM. Anche Prussiani Vs Alieni ha vinto, ma non al primo colpo. Non sto nominando i vincitori, ma gli esempi lampanti.
Perchè? Ancora, sì, perchè?
Lumina ha seminato la curiosità per qualcosa di unico, collezionabile come un tomo stampato con una tecnica strana e nuova, una serie di gadget e features come la colonna sonora, la chiavetta ecc che ha scardinato il fumetto dal suo alloggiamento posizionandolo lassù accanto alle cose "uniche" (che possono permettersi un certo prezzo).
Lumina ha fatto un grosso passo avanti per l'editoria indipendente ma un colossale passo indietro per far capire al pubblico cosa sia una RACCOLTA FONDI.
Adesso vi spiego cosa è successo: la colpa non è del fumetto, ne degli autori, è dell'agenzia che ci sta dietro? forse. E' del popolo bue? Decisamente.
La gente ha partecipato un po' colpita dalla novità e un po' convinta di portarsi a casa un oggetto numerato, speciale e unico. Poi ha scoperto che potevi comprarlo easy dalle fumetterie o alle fiere...perchè è stato così.
A questo punto ci siamo giocati il pubblico collezionista. ("cosa lo prendo a fare adesso? lo prenderò in fumetteria...")
"Prussiani" è stato un caso interessante: stessa casa di produzione, ma diversa strategia. Libro stampato con edizione paperback, pochissimi extra, prezzo onesto. Al primo colpo non ce l'hanno fatta, forse per momento poco calcolato, ma poi hanno fatto centro.
Il popolo l'ha comprato per la storia, per Davide e perchè sono simpaticissimi.
La gente che lo ha comprato in raccolta fondi era felice,la gente che l'ha trovato a Lucca era a sua volta felice. Viva la semplicità.
Arriva Radium, progetto Atomico, figlio della mente davvero vulcanica e per niente sprovveduta del Doc Manhattan: piazza i suoi perks e si porta a casa un progetto dietro l'altro.
Come ha fatto? Il doc aveva già pubblicato una sua webcomic sul suo blog, gratis, ha già scritto diversi ebook e libri di carta.
Il suo blog è seguitissimo, da sempre è rimasto se stesso e sforna articoli sempre fighi per chi apprezza il nerdismo. Lui, il Doc, ha aspettato prima di lanciare la bomba, si è creato un pubblico affezionato e ha dato il lavoro in mano ad autori competenti senza nomi altisonanti. Insomma....il doc ha datto un manovescio alle aspettative e si è portato a casa due progetti su 3 (e uno in corso) garantendo ai suoi sostenitori robe un po' più fighe di quelle che poi sarebbero state le edizioni stampa (sempre saldapress) e lasciando comunque intendere con chiarezza le finalità del progetto: "voi non state comprando da un ecommerce ma state sostenendo un progetto".
VIVA LA CHIAREZZA.
Questo il punto: l'italiano è un animale molto stupido, io che sono un procione ne so qualcosa, e si fa prender bene dalle cose di moda ma senza pensarci su troppo! Bella la raccolta fondi, made in italy, fumetto indie, sticazzi, evviva la libertà dagli editori....tutto questo perchè fa grosso al momento, poi torna a scaricare le scan piratate dal web.
Anima, tornando a noi, è andato a merda perchè la gente ha già dato con Lumina. Si è già sentita importante/startuppara e ha capito che tanto lo venderanno lo stesso anche dopo la campagna...la gente ha capito male perchè il messaggio è passato peggio.
Il progetto di Anima è stato venduto per quello che non è, con un inutile circo alle spalle. Anche se i suoi 18k li ha fatti.
Anima ha messo a disposizione tante di quelle cacate inutili come perk che le persone non si sono fatte prendere. Dovevano fare un edizione a 10 euro, una figa a 25. Per i founders che mettono 50 euro la borsina. BON. Dovevano vendere il fumetto e non più la cosa del crowfounding...non è più la novità. Adesso è ora di dire le cose come stanno chiaramente: raccogliamo i soldi da voi per finanziare un progetto perchè è molto meglio che investirli noi come casa editrice (che a volte non li ha).
L'editore 2.0 è il popolo.
L'editore 1.9 non è ancora morto.
Al popolo serve una motivazione.
DATEGLIELA.
Scusate lo scazzo incomprensibile,
PR
PS. la raccolta fondi è una raccolta fondi, non è bello che sia snaturata come base per un azienda....la colpa poi sembra del cliente.
mercoledì 18 novembre 2015
Recensione Anubi - La Bibbia del Disagio di Taddei e Angelini.
E sprechiamo queste poche righe anche per ribadire l'ovvio: ovvero che Anubi, ultima Grrraphic Novel di casa GRRRZ è una figata.
Vorrei però spendere due minuti procioni, che corrispondono ad un minuto e 20 umano, per dire alcune cazzate importanti: io penso che il fumetto sia una nobile forma di comunicazione che rende comprensibile i concetti più complessi anche alle menti più smussate grazie al connubio forme+parole (e a volte colori). Se per recensire una simile opera di semplificazione del concetto, reso grafico e fruibile si usa un linguaggio volutamente complesso e pomposo è un po' come mangiare una mela partendo dai noccioli. Quindi io parlerò di Anubi per quello che io, piccolo procione di paese, ci ho letto e capito:
Anubi è una Grrraphic novel, quindi non un fumetto come lo possono immaginare tutti. Cosa cambia da graphic novel a fumetto? Esteticamente nulla, sembrano la stessa cosa solo che la graphic può concedersi certe libertà narrative, o finezze artistiche come un design minimal ma accompagnato dai muri di testo, tavole con griglie fantasia e beh, normalmente tratta una serie di argomenti che possono spaziare dalla narrativa alla cronaca. Insomma se volete fare un fumetto ma non rispetta nessuna delle regole base del fumetto e tutti vi dicono che fa schifo o che non si legge, ecco quella è una Graphic novel. IO LE ADORO.
Inoltre, non è necessario che ci siano più numeri della stessa serie.
E poi c'è Anubi, che rientra a pieno titolo in questa categoria ma ha quel sapore di fumetto underground, finto fatto a caso, di roba che potevi anche leggere sulle fanzine autoprodotte e distribuite illegalmente.
L'odore di una casa il giorno dopo una festa paurosa.
Entriamo nel dettaglio: Anubi è una divinità di pantheon Egiziano, una divinità legata al mondo dei morti. Per come l'ho visto io, questo libro inizia con la morte di Anubi dio e prosegue con il suo aldilà tra i vivi. Un po' alla riovescia. C'è anche il suo amico Horus, eh eh eh (cit).
E comunque anche nel suo aldiqua continua a traghettare che va bene eh. Scusate ho provato a dirlo con parole mie.
Il nostro protagonista sciacallide "vive" la sua esistenza stiracchiata in una cittadina marittima isolata dalla quale è impossibile scappare, so cosa prova perchè sono decenni che mi prometto di fuggire all'estero e ancora sono qui inchiodata alla mia di cittadina. C'è una forza strana.
I suoi amici sono maschere, caratterizzati da paturnie, paure e dipendenze. La sua casa è poco più di una cuccia. Mi sono immedesimata molto nella sua vita collosa, fatta di desiderio di fuga e piedi nella pece, gente brutta ma pur sempre familiare e cattive abitudini, camparino?
Anubi scende a patti con una famiglia molto scomoda, come la droga e gli amici ormai troppo fottuti per poter davvero riprendersi, gira in bici.... si trova anche una sistemazione: un lavoro al macello.
Dopotutto era il dio dei morti, spostare carcasse rientra a pieno titolo.
Ma non voglio spoilerare troppo: dovete leggerlo per amarlo come ho fatto io. Passate due buone orette in compagnia dei disegni minimali ma tangibili di Angelini e la prosa semplice ma non banale di Taddei(e quindi non immediata, infantile: è quel tipo di sintassi leggera ma che si presta ad essere riletta per diverse chiavi di interpretazione), 300 pagine e più di episodi che in un modo o nell'altro abbiamo vissuto, in prima persona o per detto di seconda mano.
Nel mio caso ci sono state pagine che ho divorato e alcune invece ho fatto un po' fatica a terminarle...è realistico anche questo: giornate sì e giornate pesanti.
In fine della fiera si tratta di un ottimo prodotto, impaginato bene senza inutili fronzoli e con in colori necessari: il nero e il bianco. Con i personaggi che ci servono giusto per capire le cose.
Insomma, Anubi è un inno alla vita firmato da un Dio dei Morti che porta la bestemmia più famosa del mondo in faccia.
Un sorso di esistenza molliccia da post crisi, in cui quasi tutti noi vecchie leve siamo protagonisti: una volta facevo un lavoro fico, adesso siamo caccole al macello. Cheers.
LO POTETE COMPRARE QUI: GRRRZ
13 euro e 90 centesimi
320 pagine
bello grossino
carta "toccosa" che sa di inchiostro
VOTO: 7,5
lunedì 16 novembre 2015
Recensione TUMORAMA - Fumetto di Cammello, E' FINITA LA DROGA.
Prima recensione, primo acquisto e prima consegna di BiscottiProcioni in quel di Lucca..
Tumorama l'ho preso appena messi i miei anfibiati piedi nella SelfArea. Sapevo che potevo fidarmi di Cammello (che è amico InFame di Spugna) dopotutto seguo i (loro) lavori da un po' e tra una festa marcissima e un evento a caso mi ero fatta già l'idea.
Arrivo alla self, chiedo di loro e PEM ecco il mio volume: soli 5 pratici e comodi eury per un fumetto formato quadernone scolastico (pigna rosicona) con i colori psichedelici e i disegno poffosi sopra. Dentro è in bianco e nero ma soprattutto grigio, tuttavia c'è anche lo spazio per la dedichina.
L'ho letto tutto in una botta senza mai smettere di sorridere ad occhi sgranati e senza nemmeno usare la droga, per stavolta! Davvero, è una dose garantita di BELLO da tenere in cameretta.
Come non appassionarsi a Tumorboy? Fa schifo al cazzo ed ha pure un nome orrendo ma non puoi non amarlo, così come Rubens che deve aver mangiato al nigeriano o in qualche padiglione di exxpo poco raccomandabile perchè ha delle labbra che lo fanno sembrare una papera. Ah, è ritardato.
Il cane di cui non ricordo il nome, forse perchè ormai il mio cervello è una groviera oppure perchè sono vecchia boh, è fantastico: uno sfigato con un intelligenza disumana che parla come Cannavaro e ha la considerazione di una madre casalinga nel 1995. In pratica sono IO.
Ci sono tante belle cose che vorrei dirvi ma poi vi spoilero troppo, quindi passo alle cose tecniche che avevo già detto...le ripeto perchè fa bene alla schiena (la vostra, se non ordinate il primo numero).
Tumorama è un fumetto underground, nasce come autopubblicazione cartacea per spingere un webcomic. Ed è qui che si sente odore di marketing fatto bene: normalmente si fa il contrario e si spera di arrivare sulla carta, Cammello, guidato da una saggia stella, ha pensato di sfruttare il cartaceo economico per presentare un prodotto che potrà vivere di massima diffusione sul web, rendendolo di culto prima ancora di spaccarsi i gomiti sull'internet ingrato e tagliente.
Il formato è grande, semplice, un quadernone spillato: ti da in pasto 4 episodi e alla fine, nemmanco si trattasse di una ciotola di cereali al miele con il latte finita, urlerai ANCORAH, NEED ANCOORAH!!
Le storie sono semplici, assurde ma mai sfacciate e volgari: è una comicità/sitcom ben studiata e degna di etichette importanti. Abbiamo una narrazione degli eventi comprensibile anche da una mente annebbiata come la Mia e dei personaggi carini. Io vorrei tantissimo le statuette di Tumorama.
Tumorama è bello perchè raccoglie un sacco di citazioni dal mondo del disagio senza farti sentire una merda, o nel caso: ti fa sentire una merda ma spumosa e rosa.
Presto ne leggeremo tutti online altri episodi e spero che per il prossimo anno avremo la raccolta deluxe.
Ah sì, anche io ero in Selfarea con i miei fumetti, ma quando mi hanno chiesto di votare....ho dato loro il mio voto e grazie al mio rosaprocionico voto sono stati premiati al Giuinigi come miglior autoproduzione coi LuchaLibre. E gli sono piaciuti i miei biscotti, ma del resto sono proprio un procione delizioso.
A presto con un altro acqut
venerdì 13 novembre 2015
Lucca Comics and Games: una recensione Prociona sulla Fiera in se.
E questo invece è il posto noioso sulla mia impressione circa la fiera.
Siete avvisati procioncini! Qui si snocciolano complimenti e lamentele per le strutture e i metodi, esce il procione anziano che vive dentro di me ahahah!
Inizio con due paroline sulle prevendite: grande novità di quest'anno sono state proprio le prevendite che hanno permesso una ripartizione dei biglietti molto più eterogenea nei 4 giorni, anche se non senza complicazioni burocratiche.
Facciamo un passo indietro: io non andavo a Lucca dal 2007, o forse prima, insomma l'ultima Lucca che mi sono sparata era ancora fuori dalle mura :D non sapevo proprio cosa aspettarmi da "questa" Lucca 2.0 interna alla cittadella e....beh è mooolto diverso!
Mi ricordo che facevo il biglietto abbonamento e poi mi calcavo nella mischia: o padiglione comics o quello games (la scelta era obbligata e spesso di dedicava il giorno a questo o quello) e poi fuori a comprare dagli abusivi! ahahahahaha!!
Adesso invece è tutto molto più pettinoso, fai il biglietto online, o lì, poi ogni giorno ti devi fare il braccialetto di colore diverso...quindi: fila per il biglietto, fila per il bracciale e poi DELIRIO.
Ma quindi? Beh io sono stata molto fortunata e ho avuto il pass con bracciale rosso e biglietto espositore, quindi niente fila e bracciale unico, ma i nunamers erano lì a impazzire ogni giorno tra mille file...ma non era meglio creare un biglietto card?
Ecco la proposta gomitola:
Biglietto card, (tecnologia rfid?) con dati caricati, da passare al vaglio ogni giorno al punto info.....°_° tipo eh. BIP passato.
Passando oltre, questione parcheggi: molto buona, noi parcheggiavamo nei rack dedicati al lucca comics, sorvegliati un minimo, ben organizzati e 6 euro tutto il giorno, considerato che in auto eravamo in 4 direi ottimo!
Traffico e strade nella norma attorno alla città, in corsa non ho visto o vissuto code o intoppi pazzeschi e invivibili (Milano est style).
Biglietti venduti: hanno registrato un numero di biglietti venduti totali inferiore dello scorso anno ma la fiera ci ha sicuramente guadagnato! C'era macello ma si poteva ancora camminare e visitare gli stands. Ma soprattutto comprare!
Gente: una nota negativa è proprio dettata dalle troppe file (braccialetti e accessi alle aree), non nel senso che c'erano troppe persone in fila per gli stand ma proprio una burocrazia davvero ingolfata.
OPINIONE PERSONALE:
Japan Center: ma che cazzo vi siete fumati? non si poteva girare e c'erano gli stand rilegati ad un budello attorno ad una PIAZZA IMMENSA, del tipo che le persone non riuscivano nemmeno a vedere cosa ci fosse all'interno delle bancarelle...figuratevi per comprare. Per me sono un mucchio di soldi persi per gli stands, molti clienti scoraggiati dalle file non sono tornati per comprare oggetti jap/asian e tantissime cose meritavano molto!
Padiglione Comics GIGLIO: ottimo lo spazio, si camminava bene e bella la disposizone di stands dei vari editori più piccoli, uno dei migliori secondo me, l'ho girato tante volte con amore. Purtroppo l'affluenza è stata limitata dal caos generato dalla disposizione degli stand comics maggiori nella stessa piazza: c'era sia Napoleone che Giglio, con la baraonda era facile confondersi e saltare a piè pari questa perla scambiandola per la "succursale" del napoleone (quello stand a metà dove c'era anche la Shockdom).
Padiglione Comics NAPOLEONE: come sopra, ho apprezzato che lo stand Shockdom fosse separato...porta un casino di gente fandom che detesto (sorry-not sorry) e ingolfa il traffico. I loro lavori li compro molto volentieri ma in altre fiere, con più calma. Per il resto ottimo spazio BIG, anche se mi aspettavo mooolti più stand...ma siamo sicuri che c'erano tutti?
Padiglione Comics SELFAREA: devo dire che ha tenuto botta all'inaspettato pienone, questo paese si sta muovendo verso la qualità (almeno in parte). La sezione dedicata ai big del fumetto con i loro portfolio era un po' spoglia ma tanto a riempirla ci ha pensato il pubblico! Quella dedicata invece a noi piccini che muovono i primi passi nell'editoria o nel crafting a tema sembrava un mercatino super organizzato! la prosssima volta ci prendiamo uno spazio più grosso :D però.
Padiglione Games: Al solito, come lo ricordavo io dai tempi immemori, grande, areoso, pieno di cose bellissime e ben organizzato.
Altre cose purtroppo non ho fatto in tempo a visitarle :P però posso dire che le mura sono sempre lo spettacolo cosplay per eccellenza e c'erano tanti bei banchetti da visitare.
NOTE NEGATIVE:
- ci sono pochissimi bagni chimici e la manutenzione degli stessi latita, la gente si è trovata costretta a usare i bagni dei bar non generando pochi disagi agli stessi ultimi. Insomma! Vado ai concertoni metal da una settimana e difficilmente ho visto cessi chimici (sotto il sole di luglio) così messi male :C e mettete la carta igienica.
- le biglietterie/braccialetterie sono in culo ai lupi: cosa costa metterne qualcuna in città?
- il japan coso: fate che la gente possa vedere e comprare o è inutile, sistemate i banchetti in modo funzionale e non solo estetico.
- dateci un giorno extra
- possiamo tornare ai padiglioni fuori le mura :D?
NOTE POSITIVE:
- ottime le soluzioni di parcheggio e ottimi i prezzi! (a Rho una giornata di parcheggio costa 18 euro)
- belle le installazioni a tema
- cibarie in quantità e distribuite in modo capillare
- infopoint con personale preparato, davvero utile.
Beh prendentela con le pinze, ma è l'opinione di chi ha visto la fiera in città dopo tanti anni passiti fuori le mura ;3
A presto con le recensioni dello shopping procione.
Pink Raccoon
mercoledì 4 novembre 2015
Post LUCCA: I PROCIONI POSSONO RISORGERE? EBBENE Sì!
Buonasera miei crostini all'aglio,
sono il Procione e sono tornata su questi schermi per raccontarvi cosa mi è successo a Lucca.
Inizio con il dire che...c@zzo non sono più tagliata per dormire in case con altre persone, accampate alla bell'e meglio anche se le amo e adoro come i miei nuns. Sono vecchia, per me l'anno prossimo sarà in appartamento XD ahahaha
Bando alle ciance! Io e la mia fidata illustratrice di Nukama (Choco) siamo partite da Cantù alle volte di Pistoia per accamparci dalla nostra Isil, sfatte le valigie ci siamo dirette a nanna e poi...ALLO STAND! Ogni giorno un bel tour de force per noi neofiti dello stand espositore lucchese, qui si fa sul serio: così pieno di persone, calca e ressa!! Emozioni a pacchi da sei alla seconda!
Iniezioni dirette di adrenalise dirette, bello bello, ma che bordello... invasi dalla fiumana siamo comunque riusciti a gestire una folla chiamante Nukama, Nuname 1, 2,3 e la preview di Nishikawa. Dediche senza sosta per i nostri disegnatori che si passavano i volumi come testimoni in una corsa forsennata.
Beh abbiamo chiuso con doppio SoldOut ( Nuname 1 e 3, il terzo volume della rivista è arrivato a Lucca e non ci è uscito con noi) e pochissime copie di Nukama rimaste alla mercè di chi ancora deve scoprirlo.
Un casino di complimenti, amici di stand con cui passare splendidi momenti, scambi di opinioni sul da farsi e infinite idee per il futuro. Io sono tornata con un foglio pieno di progettoni per Nupress, etichetta editoriale noprofit che ha visto la luce proprio in questa fiera!
Beh vedere tornare le persone che si complimentano, lasciano commenti in pagina FB o semplicemente ti scrivono in privato commossi per i progetti portati avanti mi ha fatto vincere il piccolo sbando che mi ha fatto quasi pensare di andarmene da questo progetto (anche i procioni subiscono lo stress). E sono ancora qui, piena di idee cazzutissime.
Ma oltre a firmare centinaia di copie del Nukama cosa ho fatto a Lucca? SHOPPING ovviamente <3
Tuttavia non ho comprato tutto quello che volevo, ho concentrato le mie forze su quelle cose che difficilmente si trovano dalle mie parti, tralasciando quelle che si possono facilmente reperire online o in libreria (rinunciando anche a meravigliosi autografi ma vabè rimedieremo :D)
Ecco una bella gallery con descrizione <3
Corsa come il vento allo stand Passenger Press, non potevo perdere questa meraviglia: il volume annunale Amazzoni e il suo corollario Storie della Progenitrice. Peccato aver trovato il boss di questa casa editrice in un momento un po' travagliato, avrei voluto scambiare qualche chiacchiera volentieri.
Il boss della Passenger però mi ha fatto dono di una sua opera (disegni) pubblicata per una casa editrice francese. Non pensavo di meritare tanto *_*
Seconda tappa: ho ritirato il mio Prussiani VS Alieni, scritto da Davide La Rosa e illustrato da Riccardo Pieruccini (che ci è venuto spesso a fotografare per il soldout!)
Aspettavo da un anno di averlo tra le mani e ora sono strafelice! Vorrei ci fossero anche magliette e altri gadget a disposizione....ma soprattutto che i Disegni del Perdono possano diventare un albo artbook *_* dai dai dai!!
Altro perk da raccolta fondi! Il fighissimo RIMCITY di Alessandro Apreda e disegnato da Orlandini, che ho avuto il piacere di incontrare allo stand Saldapress (dove mi ha firmato la stampa e il volume). Emozione alle stelle, è davvero un edizione da panico! Peccato che i fondi fossero troppo bassi per prender anche il primo volume (ristampa) La città delle Maschere (Quebrada).
Altro grosso colpaccio, prenotato con cura da casa per accaparrarmi la mia copia, POP 2 di Fabiano Ambu, come sapete ne parlo spesso: è uno dei miei artisti preferiti, uno degli ultimi maestri in grado di togliere il fiato con una tavola a matita, e lì le matite di Pop erano fruibili...impressionanti!
Ho speso due parole con Autore e Max Zazzi, che collabora con la scuola di fumetto con Ambu, e mi sono emozionata come una scolaretta.
Inutile dire che quello sketch di Bruto, fatto in pochissimi attimi, mi abbia ipnotizzata! Adesso è appeso alla parete con PoP!
Ho preso la maglia Bruta! Ultimi pezzi rimasti e me ne sono portata a casa una!
Il giocone in edizione strafiga
Il Manualone con superfumetto di Gipi
E la dedica *_* mi sono emozionata con le gambette tremolanti.
E poi passo allo stand del Serpentarium Press, nel padiglione Games, e scopro che a illustrare i manuali di Sine Requie e Alba di Chtulhu sono due autori indie amici <3 conosciuti alla fiera Fumettopolis di Novara! Una felicità davvero assurda. Mi hanno sketchato i manuali che ho comprato per due amici. Ci sono anche le carte da gioco che fungono da dadi per questo GDR.
Allo stand SelfArea, casa anche nostra, visito il banchetto LoKzine, un progetto davvero figo che seguo online. Soprattutto amo i disegni di Salvatore Giommaresi, così ci ho preso una borsa di tela e una mutanda poster dedicato a tutti i feticisti japan style delle mutande femminili <3
In Tatai Lab ho catturato sia la mia copia di Prussiani che questa chicca che mi ero persa in crowdfounding, Il Diario di Ernest Egg!! E' davvero un progetto carino e la realizzazione è molto curata, al tatto si sente la carta cerata effetto rilegatura in cuoio e gli interni sono deliziosamente vintage *___* presto faranno un corto su Ernest! Chiaramente ho comprato il companion da taschino.
Poi tutti allo stand della BD, che tra l'altro è pure una delle case editrici che stimo maggiormente.
Ho preso il volume a tiratura limitata di Maurizio Rosenzweig, al quale ho chiesto una dedica speciale...una Dania XD ahaha spero che non mi abbia maledetta per essermi fatto i fatti suoi.
Lo sfavilloso libro delle teste che non arrivava mai *_*, è poi giunto il venerdì. Spugna ha reso cartacea e maniposola la sua raccolta di teste. EVVIVAH.
Vincitore del Premio Giuinigi della selfarea, votato pure da me, il figosissimo TUMORAMA di Cammello! L'ho già letto ed amato e presto arriva la recensioncina.
Potevo io non comprare dei GUNPLA? No, chiaramente e allo stand Bandai è tornato a casa con me questo bellissimo Kshatriya. Grosso e cazzuto.
La piccola collezionista di cose rare che c'è in me ha detto: compra anche il Nu Gundam SD della Gunpla Expo....compraloooo hai anche il Sazabi! Fatto. Un SD che costa come un cazzo di RG. Bello. E' metal finished.
Ho preso questa chicca direttamente allo stand di GRRRZ, non ho potuto resistere.
E con questo li ho tutti e tre!
Allo stand dei games c'era questo copriletto satanoso con pentacolo, il tutto tinto effetto marmo rosso...preso!
Il fumetto rivelazione del nostro vicino di stand!! DOVETE COMPRARLO! Gli ho fatto fare soldout comprando l'ultimo.
Il fumetto di Josif diventa pubblicazione Inkiostro! Figata, non vedo l'ora di leggere il proseguo.
Giulia Andragna presenta una versione autoironica del suo fumetto, Miss Hall, mettendoci una spolverata di Zombie!
I giochi di ruolo mi piacciono un sacco, così come Lovecraft. E I GATTI.
ho detto tutto. Cercherò i dadi di questa serie con strenue ferocia.
Un gioco in scatola sui gatti!!!!!!!
Ratigher ha ristampato Trama con la Saldapress. PRESO CON LA RINCORSA
Ho preso anche l'ultima fatica di Felinia, gli ho lasciato anche dei biscotti.
Masterpiece allo stand del Vernacoliere!
E niente, sono ancora qui con il braccialetto rosso e il pass sul comodino, come se lo dovessi indossare per uscire di casa. Non ho amato troppo il primo periodo lucchese ma alla fine non riesco ancora a pensare che sia già finito da 3 giorni...e vegeto nel netto leggendo cose e guardandomi quel bracciale che ha retto a 4 docce senza remore. E finchè dura resta al suo posto.
A presto ProcioAmici!
Iscriviti a:
Post (Atom)