Miei carissimi Procioamici,
la Nexo Digital ha permesso a noi italioti di poter godere con la vista con quella meraviglia che è
Gundam The Origin, proiettato in alcune sale italiane i solo per i giorni 24 e 25 Giugno.
Con l'hype alle stelle e gli occhi a stellina già da febbraio, mese di uscita in Giappone, io e Frost ci siamo fiondati con cattiveria gunota al primo spettacolo, come bambini che hanno appena varcato la soglia di Disneyland, armati di popcorn e amore.
In questi mesi ci eravamo chiesti di tutto: sarà bello? L'avranno reso una bambinata (che con Gundam è praticamente impossibile però..)?
Come di consueto per queste occasioni "anime al cinema" (è quasi poetico) il biglietto ha il prezzo di una cena in Piazza San Marco: ok forse ho esagerato ma 12 pleuri sono tantissimi....ç_ç e con lo sconto Panini siamo arrivati a 9, lacrima.
Via le polemiche, si passa al film: Gundam The Origin è un manga disegnato dal Yoshikazu Yasuhiko, non una persona a caso, non un fan della serie anime che ha reso stellare la fama delle mobil suit con le spade laser..il character designer della serie originale.
Succede che Yoshi da ora lo chiamiamo così che sennò viene un macello) nel 2001 ha deciso di pubblicare un adattamento manga tratto dalla prima serie Gundam chiamato appunto: The Origin.
Poichè a suo parere non erano stati chiariti molti aspetti del passato e del carattere o dei trascorsi dei personaggi ha cercato di dare all'opera un impronta più simile ad un romanzo, che non ad uno shonen-mecha classico. Gundam non è mai stato un prodotto per bambini, è Tomino dopotutto: se ti affezioni o provi empatia per un personaggio questo...muore, infatti siamo di fronte ad un prodotto che cerca di dare sempre una spiegazione logica alla tecnologia mecha, ai rapporti tra i personaggi, alla politica e alle strategie militari.
Yoshi ha lavorato sodo al chara della prima serie ma ha quasi subito desiderato tanto metterci più che qualche studio e disegno: ha sentito la necessità di riscrivere tutto con maggiore precisione drama.
Poichè a suo parere non erano stati chiariti molti aspetti del passato e del carattere o dei trascorsi dei personaggi ha cercato di dare all'opera un impronta più simile ad un romanzo, che non ad uno shonen-mecha classico. Gundam non è mai stato un prodotto per bambini, è Tomino dopotutto: se ti affezioni o provi empatia per un personaggio questo...muore, infatti siamo di fronte ad un prodotto che cerca di dare sempre una spiegazione logica alla tecnologia mecha, ai rapporti tra i personaggi, alla politica e alle strategie militari.
Yoshi ha lavorato sodo al chara della prima serie ma ha quasi subito desiderato tanto metterci più che qualche studio e disegno: ha sentito la necessità di riscrivere tutto con maggiore precisione drama.
Il suo più grande cruccio riguardava proprio il passato dei principali personaggi, per questo ha inventato di sana pianta alcuni eventi narrati in The Origin, come l'infanzia di Char e la sua famiglia, i disagi politici della prima era Zeon.
Il manga ha un tratto molto classico, Yoshi è vecchia scuola dopotutto, ma un approccio molto maturo allo sviluppo delle trame intrecciate. Anche la spciologia dei personaggi ne risente con un maggiore effetto drammatico e realistico.
Passiamo alla proiezione: il film è realizzato integrando il chara di Yoshi con le più moderne tecniche di CG, gli sfondi e le azioni sono resi in 3D e come risultato abbiamo una fluidità negli inseguimenti/scontri da panico.
Occhi aperti e schiena schiacciata contro lo schienale per 50 minuti circa di amore.
C'è chi sostiene che di 3D ce ne sia troppo, io sono dell'idea che sia corretto per la serie in se: un reboot di qualcosa di robottoso che arriva dall'epoca delle colorazioni piattissime (che amo comunque, di cuorprocione) degli anni 70/80. Ci sta, punto.
I colori sono eyesrgasm, vividi, puliti e rispecchiano perfettamente i materiali. Tanto che si possono distinguere personaggi su un livello(per forza di qualità immagine differente, essendo "da animare") dagli sfondi iperrealistici su un altro.
A seguito della proiezione un interessantissimo Making Of con Yoshikazu Yasuhiko e lo staff che ci introducono al mondo di The Origin: gli studi, i disegni preparatori e come siano riusciti a portare il manga sugli schermi.Il manga ha un tratto molto classico, Yoshi è vecchia scuola dopotutto, ma un approccio molto maturo allo sviluppo delle trame intrecciate. Anche la spciologia dei personaggi ne risente con un maggiore effetto drammatico e realistico.
Passiamo alla proiezione: il film è realizzato integrando il chara di Yoshi con le più moderne tecniche di CG, gli sfondi e le azioni sono resi in 3D e come risultato abbiamo una fluidità negli inseguimenti/scontri da panico.
Occhi aperti e schiena schiacciata contro lo schienale per 50 minuti circa di amore.
C'è chi sostiene che di 3D ce ne sia troppo, io sono dell'idea che sia corretto per la serie in se: un reboot di qualcosa di robottoso che arriva dall'epoca delle colorazioni piattissime (che amo comunque, di cuorprocione) degli anni 70/80. Ci sta, punto.
I colori sono eyesrgasm, vividi, puliti e rispecchiano perfettamente i materiali. Tanto che si possono distinguere personaggi su un livello(per forza di qualità immagine differente, essendo "da animare") dagli sfondi iperrealistici su un altro.
VOGLIO IL BLUERAY, subito...che ho un videoproiettore fullsticazzi HD 3D non per niente....*___*
Robottoni? Ce ne sono pochi: qualche Zaku/Gouf di Zeon all'inizio che svolazza nello spazio a far razzia di navi Repubblicane e...lo devo dire mio malgrado: un GunTank (cioè in realtà anche qualche esemplare) che grazie al restyling sembra avere persino una dignità...no come sappiamo è una suit inutile. Sorry GunTank.
See ya!
Procione Rosa (come lo Zaku Custom di Char)
Il mio collega blogger ci andrà matto
RispondiEliminaQuello che va matto per i Gundam XD
EliminaDavvero *^* merita, è un filmone che può piacere anche a chi non conoscer Gundam e la sua storia ma chi ha nel cuore questi robottoni non potrà che esplodere di emoSSione!
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