Ciao a tutti, ed
eccoci nuovamente nell’angolo dei Gunpla. Che nel mio caso non è più un angolo
da tempo, e si è evoluto in una stanza intera, nella quale però dovrei vivere
anche io, e quindi sono costretto a farmi piccolo.
Sapete tutti del Festival
del Fumetto, la fiera che si tiene due volte all’anno in quel di novegro, no? Ecco,
ovviamente noi del Pink Raccoon ci siamo stati e abbiamo offeso gravemente i
nostri conti in banca comprando cose. Questa è la review di una di esse,
presa come ormai è prassi al bancone dell’amabilissimo Vincenzo di Comics Addiction, che diciamolo, più che un negoziante è un nerdone come noi.
Oggi andiamo ad analizzare GW-9800 Gundam Airmaster. E finalmente
possiamo dire di aver espanso al di fuori dell’Universal Century le review del
nostro blog! Infatti il gunpla in questione appartiene alla serie “After warGundam X”, che come dice il nome, è ambientata nella After War timeline, una
specie di futuro post apocalittico, dove il pianeta terra è diventato una landa
distrutta proprio a causa della Settima Guerra Spaziale tra le forze UNE
(United Nations Earth, in soldoni la federazione terrestre dell’UC) e SRA
(Space Revolutionary Army, che ricordano non poco il Principato di Zeon).
Su questa
serie però non voglio pronunciarmi. After war Gundam x è infinitamente
sottostimato come anime, quando in realtà risulta molto spesso essere una boccata di aria fresca nel
franchise di Gundam, sia a livello di tematiche che a livello di personaggi. Molti
la paragonano a Gundam Wing, che in fin dei conti è stato l’universo
alternativo precedente, ma per quanto alcune cose possano sembrare richiami, se
non addirittura imitazioni, a parer mio Gundam x conferisce al tutto un tono
più credibile, più umano. Detto questo, andate a guardavi questa serie, e
fatevi la vostra opinione, tanto sono solo 39 episodi (visto che purtroppo le
sono state tarpate le ali, per motivi non meglio precisati, ma si immagina ascolti
bassi).
Ma parliamo del modello: il Gundam Airmaster, come dice
il nome, è un MS volante trasformabile (e come dicono anche le foto). E questa
trasformazione com’è resa nel Gunpla? Decisamente bene, direi - classifico il
tutto come vera e propria trasformazione, perché l’unica cosa che viene rimossa
è la testa, mentre tutto il resto si muove senza necessità di smontare e
rimontare (come nel caso del Gundam Zeta Plus) – ricordando non poco la Birdmode del Wing Gundam, ispirazione plausibilissima, essendo After war Gundam x
la serie successiva a Gundam Wing.
Una cosa davvero molto positiva di questo modello è la
separazione dei colori: infatti gli sticker sono davvero pochi (forse troppo pochi)
e tutto quello che si può vedere nelle foto è stato stampato in plastica
colorata. Come dicevo però forse qualche sticker in più sarebbe stato meglio
fornirlo, essendo i missili interamente bianchi, quando in realtà dovrebbero
avere la parte frontale rossa, problema che si incontra anche nei piccoli
alettoni montati sopra gli spallacci.
Il kit è comunque recentissimo, parliamo di Luglio 2014, e
mostra le caratteristiche che sempre più gunpla nuovi propongono, come le plastiche leggermente più soffici che
compongono il frame e un livello di articolazione veramente estremo: sia
braccia che gambe sono in grado di piegarsi quasi completamente.
Mostra comunque
dei piccoli difetti, che non è detto tutti siano disposti ad ignorare, come la
penuria di accessori (come armi abbiamo i due buster rifle e i due missili),
alcune articolazioni relativamente lasche e il fatto relativamente terribile
che l’unico set di mani fornito, un set che preciso dovrebbe essere dedicato ai
buster rifle, risulta essere incapace di tenere saldamente questi ultimi. Capiterà
spesso di voler provare una delle pose fighe che questo modello permette di
ottenere grazie alle sue incredibili articolazioni… e vedere i fucili
collassare sotto il loro stesso ridicolmente basso peso, a causa di quello che è stato
probabilmente un errore di calcolo in fase di progettazione.
Questa pecca gioca contro quello che altrimenti sarebbe
stato un gunpla perfetto, o quantomeno davvero ben fatto, limitandogli il
verdetto ad un “è un modello figo, concepito bene, e divertente da assemblare,
ma ogni tanto si tira la zappa sui piedi”. Io comunque lo consiglio molto, dato
che in fin dei conti è stato davvero piacevole montarlo.
Ah, colgo l’occasione
per precisare che la Comics Addiction, non solo è stata presente al festival del
fumetto di Novegro, ma che quest’anno finalmente avremo modo di incappare in
questa magica bancarella anche all’enorme Cartoomics. Il mondo dei Gunpla si
sta espandendo sempre di più, ed il futuro è roseo. Come sempre, ci vediamo al prossimo Gunpla.
FROST - GUNPLA MASTER
FROST - GUNPLA MASTER
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