Ciao a tutti, eccoci tornati all'angolo dei Gunpla e finalmente siamo a parlare di un Master Grade! E quale
modello migliore per affrontare questa categoria se non quello che di recente sta andando
davvero alla grande, ovvero il Gundam RX-78-2 ver 3.0? Ho già citato il Gundam originale
nelle mie altre review, proprio per il fatto che quando si parla di Universal Century e Federazione Terrestre, TUTTO è in un qualche modo derivato dal
Progetto V.
Ok, i suoi colori sono flashy, ma proprio questi colori sono il
trademark di un universo che continua ad espandersi da più di 35 anni (anche se
all’inizio furono semplicemente una scelta di marketing). 35 anni ed una
riproduzione in scala 1:1 dopo, ecco uscire la terza (in realtà la quinta)
versione nella linea Master Grade del primo Gundam, apriporta di un nuovo
concetto di MG e replica precisa di quello alto 18 metri che si trova ad
Odaiba. Ma prima di addentrarci nell’analisi del Gunpla, parliamo un po’ della
sua storia.
UC 0079 Il Principato di Zeon dichiara guerra alla FederazioneTerrestre per ottenere l’indipendenza delle colonie spaziali dal governo
corrotto e terra centrico. Durante il primo mese di guerra, per via
dell’attuazione dell’Operazione British
e per l’uso di gas e armi nucleari, metà della popolazione di entrambe
le fazioni perde la vita. A causa di questa enorme tragedia entrambe le parti
firmano un trattato per impedire l’utilizzo di queste armi di distruzione di
massa e la guerra verte pesantemente sull’utilizzo delle mobile suit,
garantendo inizialmente la supremazia a Zeon, con il suo MS06-Zaku II.
Tuttavia il professor Trenov Y. Minovsky, la mente alle spalle del
concetto di mobile suit, fugge dal principato, perché inorridito dall'omicidio di Zeon Zum Deikun da parte della famiglia Zabi per ottenere controllo delle colonie, e trova asilo politico proprio nella Federazione
Terrestre, con la quale collaborerà alla realizzazione del Progetto V, ovvero
lo sviluppo di Mobile Suit Federali. Il Risultato dei suoi sforzi va ad
aggiungere l’RX-78-2 Gundam ai già sviluppati RX-75-4 Guntank e RX-77-2 Guncannon,
con l’idea di fornire alle Forze Spaziali della Federazione Terrestre (d’ora in
avanti chiamata per ragioni di brevità EFSF) Mecha diversi per necessità
diverse.
Ma niente va come deve andare nel franchise di Mobile Suit
Gundam, e allora ecco che le forze di Zeon sentono parlare del Progetto V e
inviano il Maggiore Char Aznable ad investigare una colonia dove si immagina
questo venga portato avanti: infatti un Paio di Zaku II in avanscoperta non
solo individuano la struttura dove il progetto viene portato avanti, ma
addirittura attaccano la colonia, portando caos e morte nelle vite di quelli
che erano ignari civili. Tra questi civili vive Amuro Ray, figlio di Tem Ray,
uno degli scienziati coinvolti nel Progetto V (eh si, nel futuro il cattivo
gusto all’anagrafe sarà cosa comune). Amuro è un normalissimo ragazzo, e come
tutti i ragazzi normalissimi è un genio di robotica, nonché futuro possibile
ingegnere di Mobile Suit, del tipo che Haro, una palla robot semisenziente -e per
alcuni molto irritante- se l’è costruita da solo, hardware e tutto. Nel primo
episodio, mentre cerca di raggiungere il padre, e venire deluso da quest’ultimo
quando sembra essere interessato più alla salvezza del suo lavoro che alla
salute del figlio, questi finisce per prendere possesso, leggasi rubare, dell RX-78-2
Gundam e fare il proverbiale culo alle forze di Zeon presenti nella colonia
(tra l’altro ricorrendo anche al Super Napalm, mai più ripresentato nella
serie), dopodiché uscire dalla colonia stessa e mettere in fuga la Cometa
Rossa, leggasi Char, e tutto questo non tramite una conoscenza infusa dal mezzo
stesso, come viene mostrato in un sacco di serie sui robottoni,
ma LEGGENDO IL
MANUALE!
A seguito di questa e delle successive battaglie per
condurre la White Base, ovvero una portaerei spaziale (poco aerei e tanto
mecha) alla più vicina roccaforte terrestre, ovvero Luna II, Amuro diventa pilota ufficiale del
Gundam, cosa che comporta tra l’altro un carico di responsabilità veramente esagerato
per un ragazzo (tra l’altro ben reso nell’anime), e combatterà sino alla fine
della guerra di un anno. (per il resto guardatevi l’anime).
Ma parliamo del modello: è relativamente nuovo, essendo
uscito ormai nel 2013, e nonostante fosse già nella mia wishlist da tempo, non
avevo ancora avuto modo di procurarmelo. Quando improvvisamente un giorno,
mentre giravo una fiera del fumetto, SBAM, eccolo li ad uno stand, e tra l’altro
ad un prezzo decisamente inferiore a quello del negozio medio! Doveva essere
mio e così andai dal simpatico venditore, Vincenzo della Comics Addiction e
tipo senza pensarci due volte gli dissi prepotentemente che lo stavo
acquistando. Poi beh, una cosa tira l’altra e finii per parlarci un bel po’, ma
questa è un’altra storia. Comunque è davvero un simpatico venditore, tra Gunpla e Cavalieri dello Zodiaco è pronto a procurarvi i vostri sogni a prezzi davvero fantastici (here's the link).
Dopo questo piccolo inciso sul come questo modello sia
finito nelle mie amorevoli manine sante, andiamo ad analizzarlo. Come dicevo, è
la copia perfetta del Gundamone di Odaiba, ma al contempo è la riproduzione in
scala 1/100 del Real Grade uscito nel 2010, ed è opinione diffusa che quello
non fu il migliore modello della serie RG (era comunque il primo tentativo,
dai). Cosa è cambiato tra quel piccolo, ma molto molto carino fallimento, e
questo? Beh, inanzitutto la scala maggiore ha permesso di accostare alla stessa
resa dei dettagli una sensazione di solidità decisamente migliore -per quanto
la seccatura della debole giunzione tra il torso e le gambe resti costante
(alla fine sono due piccoli perni in entrambi i modelli, con il vantaggio che
la scala 1/100 permette delle dimensioni minimamente maggiori).
Il modello è decisamente più realistico di tutte le varie
versioni prodotte precedentemente, anche a livello di colori e separazione
delle parti, proprio per il fatto di essere basato su quello realmente
costruito e vederlo completo da una sensazione di soddisfazione davvero grande.
Le articolazioni permettono quel genere di movimenti che ci si aspetterebbe da
un Master Grade, addirittura quasi ai livelli del leggendario Gundam Age-1
Normal, famoso per le pazze pose che consentiva di sperimentare. Un dettaglio
da non scordare sono le mani, riprese dal recente kit MG del Sinanju (suit
pilotata da Full Frontal in Gundam Unicorn) che però ad un primo acchito potrebbe
sembrare una cosa strana: il Gundam RX-78-2 è alto 18 metri, mentre il Sinanju
è ben 22.6 metri. Quattro metri di mecha in più comporteranno mani più grandi
no? Esatto, infatti questo modello è provisto di manone davvero enormi per le
sue proporzioni, perché?
Beh, per spiegare questo fatto basta dare un occhio alla
vecchia serie del 1979: il Gundam ha sempre avuto le mani grosse! Era parte del
suo design, e il fatto di incorporare quelle del Sinanju aggiunge a questo
fatto delle mani grosse il valore aggiunto delle mani davvero ben progettate di
quel modello. È possibile provare ogni posa immaginabile con queste, e per di
più sono davvero solide!
Come accessori abbiamo quelli storici di tutti i kit del
RX-78-2, ovvero il primo Beam Rifle, due Beam Saber, l’Hyper-Bazooka e lo Scudo.
Ma Bandai è comunque stronza a modo suo e ha rilasciato solo in Giappone un kit
complementare che contiene il Beam Javelin, un altro Hyper-Bazooka, il GundamHammer (che non è un martello ma una catena con attaccato una grossa palla di
metallo chiodata) e il led per la testa! Eh si perché come i più avvezzi
sapranno, i kit MG hanno la possibilità di montare un led per illuminare gli
occhi o altre parti, che però non sempre viene incluso nella scatola. E questo
infatti non era il caso. Il che è un peccato, perché come sticker per gli occhi
è incluso solo quello trasparente, come per dire “Comprati quel cazzo di led”. A
parte questa piccola decisione, non troppo felice a parer mio visto che al di
fuori del Giappone è molto più difficile reperire un Led da MG nei negozi, per
il resto ci viene venduto un kit davvero coi contro cazzi, fornito solo di
sticker, come la controparte Real Grade (niente Dry-transfer o Water-slide :C)
però comunque di qualità ed in numero davvero esagerato. Un sapiente lavoro di
posizionamento dei Gate nei Runner tra l’altro nasconde quasi tutti i possibili
segni derivati dalla rimozione dei Nub senza nemmeno costringere il modellista
a sforzi immani. Insomma un prodotto ben progettato.
Last but not Least, c’è in dotazione pure un fighissimo Core
Fighter perfettamente funzionante (non vola eh) da sostituire al Core Block per
permettervi di ricreare le fighissime scene di assemblaggio a mezz’aria del
Gundam!
Che dire, siamo finalmente al momento del verdetto. ULTRA
RECOMMENDED, soprattutto se volete approcciare per la prima volta un master
grade, in quanto riprende appieno lo stile del modello Real Grade, migliorando
di mille volte i risultati ottenibili con questo senza richiedere eccessivi
sforzi. COMPRATELO NOW!
Nonostante facevo modellismo e miniature, penso che con i Gundam non avrei pazienza.
RispondiEliminaCmq bellissimo modello :)
I Gunpla sono modellini complessi ma ad incastro, si discostano molto dall'universo miniature e diorami. Esistono gunplisti che si sbattono un sacco e invecchiano, modificano, colorano e incrostano i loro robottoni...beh diciamo che permette diversi approcci XD
RispondiEliminaFrost è un malato pazzo con flebo caricata a sprue, però anche solo per averne uno è un'esperienza da provare *_*
Io, per contro, non ho la forza necessaria per incastrare i pezzi...e volano anatemi.